Anita Frielink (ps) della polizia Zeist sta indagando sul rapporto di N. Achikzei

Narges Achikzei, che è stato dato alle fiamme, e il suo fidanzato hanno avuto un violento conflitto con l'ex datore di lavoro della donna di Utrecht, 32 anni. La famiglia è associata a pratiche fraudolente. In ogni caso, sono stati accusati da una persona ferita. Lo stesso è stato convocato in tribunale una settimana dopo l'omicidio da incendio in relazione alla calunnia. Per molto tempo si dice che abbia inviato e-mail alla donna - un'ex operaia - e danneggiato il suo onore e il suo buon nome.

È molto probabile che questo conflitto abbia avuto un ruolo nella morte crudele. Il pubblico ministero non vuole mai rispondere alle domande sul contenuto del conflitto giuridico. E' chiaro che il conflitto ha esercitato una forte pressione sugli Achikzei e sulle altre parti coinvolte.
Polizia di Utrecht
Distretto di Binnensticht
Zeista
Numero file: PL0920/09-001375

rapporto di polizia


Da me Anita Frielink (ps)
poliziotto di polizia, Utrecht, distretto di Binnensticht
si afferma quanto segue:

SI DICHIARA QUANTO SEGUE.
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Il designatore N. ACHIKZEI aveva denunciato diffamazione, diffamazione e insulto. Il dichiarante è fidanzato con il signor Z. Mehraban.
(Nota: dall’indagine è emerso che l’imputato riteneva che entrambi fossero sposati e che N. ACHIKZEI oggi si chiama N. MEHRABAN).

La convenuta era il datore di lavoro del dichiarante dal 1o giugno 2007 al 7 maggio 2008. Il 6 maggio 2008 la notificante avrebbe ricevuto un’e-mail dall’imputato in cui si dichiarava che avrebbe potuto prendersi l’intero mese di maggio. Il 7 maggio 2008 la convenuta ha comunicato telefonicamente alla notificante che il suo contratto con Advios non sarebbe stato rinnovato.

Successivamente, il giorno successivo, il notificatore ha ricevuto un’e-mail dell’imputato in cui si affermava che la fidanzata della parte notificante gli aveva inviato una minaccia di morte.
L’imputato voleva quindi che il notificante ritirasse la minaccia di morte. La persona che ha dato l’ordine indica che non aveva inviato una minaccia di morte.
(osservazione verbale: non sono state trovate prove della minaccia)

Successivamente, dopo il suo licenziamento, la notificante ha ricevuto in totale circa duecento o trecento e-mail dal suo ex datore di lavoro. Queste mail dicevano che suo marito era uno stupido uomo afghano e che era salafita e/o fondamentalista. Il sospetto ha anche scritto che il firmatario portava una jihad contro di lui in nome dell’islam.

diffamazione via internet:
L’accusato si è espresso in un modo molto sgradito
all’informatore, sui seguenti siti Internet:
www.internetoplichting.nl
expiratieweb.nl
Dio.per.gli.stupidi.

Sul sito di oplichting.nl, i privati si avvertono a vicenda di presunti truffatori, è apparso il nome N. MEHRABAN per quanto riguarda la frode. E’ stato anche menzionato un conto bancario di N. Mehraban.

La convenuta ha dichiarato che il cognome e le iniziali corrispondevano a quelli del dichiarante. L’imputato ha iniziato a completare il sito con osservazioni nei confronti della parte lesa.

Tuttavia, un’indagine del soggetto segnalante della banca ha dimostrato che il notificante non ha nulla a che fare con il N. Mehraban sul sito di truffa. Il numero di conto bancario non corrisponde.

Le copie allegate dei siti internet mostrano:


PL0920/09-001375- 1

 

Numero file: PL0920/09-001375


– Dice che il firmatario è caduto nella trappola del crimine.
– dice che il firmatario è un truffatore.
– Dice che la persona che ha fatto la denuncia mentire e che ha fatto una denuncia falsa.

ASCOLTO
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Il sospetto è stato interrogato il 21 gennaio 2009. L’imputato non poteva in alcun modo dimostrare di essere stato effettivamente minacciato dal dichiarante. Ha fatto riferimento al proprio sito web del suo lavoro: expiratieweb.nl in cui ha raccontato la propria storia.

Dopo che il sospetto era stato interrogato dalla polizia, il giorno dopo ha inviato un altro messaggio su oplichting.nl. Questa pagina è stata aggiunta al file.

Il convenuto sembra convinto che il dichiarante sia sotto l’influenza di un certo Abdul Jabbar van der Ven che non conosce personalmente e di cui non è sicuro se il dichiarante lo conosce personalmente. Secondo l’imputato, il dichiarante sta conducendo una campagna di odio contro di lui attraverso questo Abdul Jabbar e l’imputato si sente vittima in questo caso.

Osservazione che espone lo stato d’animo del sospettato:

Durante l’interrogatorio ci è sembrato che l’imputato, nonostante la sua co-direzione di una società di consulenza finanziaria, potesse avere una visione a tunnel nei confronti del dichiarante. E’ possibile che l’imputato abbia confuso realtà e finzione con la persona che fa la dichiarazione. Per esempio, ha riconosciuto che era un errore che aveva associato il suo nome al nome N. MEHRABAN sul sito www.internetoplichting.nl, mentre un giorno dopo l’interrogatorio su questo sito ha nuovamente collegato il suo nome alla dichiarante.

Dalle dichiarazioni del convenuto e dagli annunci del notificante, il motivo del comportamento del convenuto potrebbe essere che il convenuto avrebbe voluto sposare il notificante stesso.

Dalle informazioni fornite dalla parte lesa è emerso che il 3 febbraio 2009 entrambe le parti in una causa civile. Si trattava del licenziamento della parte lesa. Anche in questo caso, la diffamazione è stata citata sul sito www.internetoplichting.nl Anche qui, l’accusato ha testimoniato di aver visto il tunnel.

Di cui da parte mia,
MDNDR010, sotto giuramento di ufficio
è stato redatto questo verbale, che ho chiuso e firmato.
al ZEIST il 6 febbraio 2009.

MDNDR010


PL0920/09-001375- 2*

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